venerdì 27 febbraio 2009

COSTA AZZURRA - PROVENZA

Mio marito è proprio fantastico! Lo scorso weekend, a cavallo tra San Valentino e il mio compleanno, ha deciso di organizzarmi un viaggetto in Costa Azzurra e Provenza.
Era da un po' che esprimevo la voglia di andare via per qualche giorno, ma lui, prendendo come scusa la mia gravidanza, si è sempre dimostrato contrario...e invece stava programmando tutto per bene!


Giovedì

Siamo partiti il pomeriggio e in serata siamo arrivati a Nizza, città scelta come base per la nostra vacanza, visto che geograficamente si trovava in posizione abbastanza centrale rispetto agli itinerari pianificati. Abbiamo pernottato all'Hotel Nice Riviera, situato a pochi passi dal centro e dal mare, in una zona relativamente tranquilla, e con l’enorme vantaggio di avere un parcheggio proprio sotto l’hotel, visto che parcheggiare “liberamente” a Nizza è quasi impossibile...
Una volta arrivati all’hotel e dopo aver disbrigato le formalità necessarie, parcheggiato la macchina ed esserci rinfrescati un po’, siamo usciti per fare una veloce ricognizione della zona intorno all’hotel. In questa prima uscita abbiamo scoperto di essere vicinissimi a Rue Massena (2 minuti a piedi) che è uno dei centri della “movida” nizzarda. Su questa via si trovano infatti numerosissimi ristoranti, pub, creperie, gelaterie dove ciascuno può trovare il locale più adatto ai suoi gusti in fatto di cibo.
Dopo aver percorso tutta questa vivacissima strada e aver gustato così un po’ dell’atmosfera della nuit nicoise, una volta arrivati sulla famosissima Promenade des Anglais e salutato il mare, siamo rientrati all’albergo visto che i giorno dopo ci aspettava una giornata abbastanza intensa.


Venerdì

La mattina siamo partiti per la mitica e mondanissima St-Tropez, portata alla fama da Brigitte Bardot che la scelse come location di uno dei suoi film nel 1957 (prima era solo una caratteristica cittadina di pescatori).
Il percorso è piuttosto lungo (115 km) e dal momento che nel tratto finale, non esistono autostrade, bisogna tenere in considerazione almeno 1 ora e 30 minuti di viaggio. Il viaggio comunque è passato veloce e ci ha fatto piacevolmente scoprire bellissimi paesaggi, rallegrati da un numero impressionante di piante di mimosa in fiore.
Una volta arrivati nella cittadina, ci siamo avventurati a piedi per le strette viuzze della città fino al porto, dove sono ancorati yacht da mille e una notte. La cittadina è davvero caratteristica con le sue strette viuzze e i suoi quai (moli) pieni di ristoranti neanche troppo costosi. che offrono piatti soprattutto a base di pesce. Il porto è pieno di yacht da nababbi e sulle sue banchine ci sono esposizioni “en plein air” di bellissimi quadri di artisti locali.


Addentrandosi tra i vicoli si possono scorgere fantastici scorci e si può apprezzare la serenità (solo perché siamo in bassa stagione) del luogo.


Una menzione particolare merita il campanile della chiesa. I suoi colori sgargianti sono splendidi e se si ha la fortuna di vederlo con lo sfondo del cielo blu di una bella giornata, come quella che abbiamo trovato noi, non può davvero lasciare indifferenti.


Verso il primo pomeriggio abbiamo lasciato Saint Tropez e, sulla strada del ritorno verso Nizza, ci siamo fermati in due “village” davvero suggestivi: Vence e St-Paul-de-Vence.


La seconda, St-Paul-de-Vence, è un tipico "village perché" (letteralmente: “villaggio appollaiato”, una delle caratteristiche architettoniche più suggestive della Provenza). Questo paese, dall'alto delle colline su cui è costruito, domina il territorio sottostante fino alla costa.
In questo piccolo villaggio la storia sembra non essere passata. Le case sono tutte in pietra a vista e rimangono ancora intatte le mura che proteggevano questo piccolo abitato dai suoi nemici. All’interno delle mura si sviluppa tutto un dedalo di viuzze in cui hanno trovato posto numerosissime gallerie d’arte e alcuni ristoranti. Dagli spalti delle antiche mura si ha una splendida vista che si estende in lontananza fino al mare. Noi siamo giunti in questa cittadina proprio al momento del tramonto e la penombra che avvolgeva questa caratteristico villaggio lo ha reso ancora più suggestivo.

Sabato

La mattina siamo partiti verso la capitale provenzale dei profumi: Grasse. Il tragitto di circa 45 km richiede circa 50 minuti.
Alla periferia di Grasse sono segnalate almeno 3 profumerie storiche, la nostra scelta è caduta sulla Fragonard, più precisamente sulla sua fabbrica storica in centro al paese. Lì abbiamo potuto partecipare ad un'interessante visita alla fabbrica (in parte ancora attiva) durante la quale sono state descritte le fasi di produzione del profumo e dei prodotti; per concludere abbiamo fatto un salto nel negozietto adiacente alla fabbrica, dal quale è difficile uscire senza aver comprato qualcosa...
Spostandoci da Grasse ci siamo diretti quindi a Cannes a fare due passi sulla Croisette prima di rientrare a Nizza per il Carnevale. Cannes è una città graziosa ed elegante con il solito porto turistico ricco di barche da sogno.
Purtroppo non avendo molto tempo a disposizione non siamo riusciti a visitare la parte vecchia della città che deve essere davvero graziosa.


Appena dopo un pranzo ci dirigiamo verso Nizza per assistere ad uno dei tipici spettacoli del suo Carnevale: la famosa battaglia dei fiori lungo la Promenade des Anglais.



Durante il nostro avvicinamento alla zona del carnevale è stato curioso vedere centinaia di persone con in mano, chi più chi meno, enormi mazzi di mimose, gigli, hibiscus.


Dopo una passeggiata sul lungomare e nella bellissima Place Massena, ricca di fontane e getti d'acqua, in pochi minuti siamo giunti nell’affascinantissima Place Charles-Felix, il salotto mondano della Vieux Nice, in cui si tiene tutti i giorni il coloratissimo mercato dei fiori.
Questa piazza è animata da un numero esagerato di ristoranti dalle caratteristiche più varie. Abbiamo dato un’occhiata ai menù e abbiamo deciso di tornarci per la cena, prima di andare a vedere la sfilata dei carri.


La sfilata carnevalesca serale è stata davvero stata un’esperienza bellissima, i carri si potevano definire delle vere opere d’arte che sfilavano. Tutto intorno a Place Massena era un palpitare di suoni e luci e persone di tutte le età si divertivano come matte con stelle filanti (ormai quelle classiche sono state soppiantate da quelle spray) e coriandoli, ballando al suono della musica assordante.


Domenica

Il nostro ultimo giorno di permanenza in Francia (purtroppo), dedicato alla visita di Monaco-Montecarlo.
Per raggiungere la nostra ultima tappa abbiamo percorso la panoramica Moyenne Corniche, che ci ha regalato un susseguirsi di paesaggi stupendi.


Una volta arrivati a Monaco-Monte Carlo, come prima cosa ci siamo diretti verso il Palais Princier per assistere alla cerimonia del cambio della guardia. Abbiamo decisamente avuto un tempismo perfetto, tanto che siamo arrivati alla piazza solo un minuto prima dell'inizio della suggestiva cerimonia, che si svolge tutti i giorni alle 11.55.


Dopo la cerimonia abbiamo fatto qualche foto di rito alla guardia e al panorama che si può ammirare dal promontorio della residenza dei regnanti, poi ci siamo avventurati dentro i graziosi vicoletti della parte storica del Principato di Monaco. Qui si respira un’atmosfera di lusso, come per altro in tutto il resto del principato, e tranquillità che lascia addirittura sconcertati per quanto sembra irreale.


Per avere poi un’idea d’insieme del principato abbiamo deciso di fare un giro col trenino turistico, un po' affrettato e senza soste, che però ci ha permesso di avere uno sguardo d’insieme della città e così abbiamo deciso che valeva la pena fare una visitina all’edificio del Casinò.


Il casinò fin da fuori si rivela un luogo di lusso sfrenato. Parcheggiate appena davanti all’ingresso infatti vi erano così tante macchine di prestigio che da sole quasi valevano il bilancio di uno stato africano!!! Bentley, Ferrari, Maserati, Porsche facevano bella mostra di sè in tutto il loro splendore.


L’ingresso al casinò è consentito a tutti (a pagamento), ma in alcune sale è richiesto l’abito elegante e la cravatta. Inutile dire che queste stanze non sono certe quelle riservate al giocatore occasionale!!!
Noi ci siamo soffermati solo nell’atrio, al quale si può accedere senza pagare, solo per dare una sbirciatina in giro.
Già che c’eravamo abbiamo fatto anche un salto a vedere il Cafè de Paris, con la sua pensilina in stile “Belle Epoque”. Poi, visto che ormai si era fatto tardi, abbiamo preso la nostra macchina e siamo ripartiti verso casa.


Aggiornamento del 25/06/10
Questo racconto di viaggio partecipa alla "Raccolta di Ideeweekend e vacanze" di Anna.

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